Azienda

L’azienda è nata nel 1992 dalla passione dei due fondatori, Vanna e Livio, per l’alimentazione salubre e genuina, e per la qualificazione delle materie prime utilizzate.

Dalla centenaria esperienza famigliare nell’agricoltura, a fronte di esigenze di qualità, Livio aggiunse una peculiarità unica: un “dolce” trattamento termico alle granaglie, e una successiva macinazione del chicco intero, arrivando ad ottenere semilavorati integrali che mantenevano inalterate le proprietà di partenza delle materie prime.

Nel 2001, a seguito della crescente collaborazione con varie aziende operanti nel settore pasta, bakery e snack, l’attività di CerealVeneta si sposta in un nuovo stabilimento, nel quale ampliare la capacità produttiva di semilavorati. La produzione rimane artigiana, i processi vengono seguiti con scrupolosa attenzione e manualità, garantendo un prodotto di qualità assoluta.

L’approccio dell’azienda alle richieste dei clienti cambia, direzionandosi da ora verso la collaborazione diretta con la R&S del cliente, partecipando in maniera attiva nella produzione dei prodotti finiti, conoscendone in modo approfondito peculiarità e criticità, divenendo figura partner chiave, e non più fornitore di semilavorati.

Le richieste provenienti dalle grandi aziende del settore alimentare, porta CerealVeneta a ottenere la certificazione ISO 22000, la quale rappresenterà uno step essenziale per i successivi aumenti di fornitura ai quali dovrà dare seguito.

Dalla collaborazione con i propri clienti, l’azienda ha constatato diverse criticità nell’utilizzo di prodotti integrali, derivanti principalmente dalla difficoltà nel conservare i semilavorati e di arginare i fenomeni di ossidazione, mantenendone inalterate le proprietà.

Nasce così l’intuizione, a fronte di un’attenta analisi di processo, di progettare internamente e far realizzare ad aziende terze molini criogenici, diventando la prima azienda nel settore molitorio a ricorrere all’uso di azoto nel processo di trasformazione delle materie prime.

Nel 2011 viene ampliato lo stabilimento, al fine di potenziare la produzione, creando due divisioni totalmente separate, la prima destinata ai prodotti senza glutine, la seconda destinata a quelli con glutine.

Al fianco della produzione continua a crescere il reparto interno di Ricerca e Sviluppo, con l’introduzione di un laboratorio per analisi e test produttivi interni, per accrescere ulteriormente la conoscenza nei processi di produzione dei prodotti finiti, in modo da garantire un miglior supporto ai propri clienti.

Nel 2017 l’azienda progetta e sviluppa internamente un doppio impianto silos di miscelazione e carico cisterna, sia nel reparto gluten free sia nel reparto con glutine, al fine di soddisfare la richiesta dei clienti di sempre maggiori quantità. Con tali impianti CerealVeneta è in grado non solo di customizzare la ricetta secondo esigenze del cliente, ma anche di fornirla in grandi volumi permettendo di velocizzare le operazioni di produzione e di carico/scarico.

Nel 2018 CerealVeneta, data la richiesta da parte di grandi multinazionali alimentari e in ottica di una maggiore espansione verso il mercato estero, ottiene la certificazione FSSC 22000.

L’azienda continua a crescere, sia livello di produzione che di fatturato, ma continua a mantenere la sua natura di attività famigliare. CerealVeneta, da unipersonale, diventa SRL, vedendo l’ingresso ufficiale in pianta stabile nella società dei figli dei fondatori, Valentina e Stefano, affiancando i genitori nella conduzione dell’impresa.

Nel 2019, per far fronte alle richieste di fornitura delle proprie aziende clienti, viene avviata la realizzazione di un nuovo stabilimento di complessivi 3.000mq, a pochi km da quello attuale, in modo da dividere totalmente i reparti gluten free e con glutine, più che raddoppiando la capacità produttiva e offrendo ai propri clienti un’ulteriore garanzia di qualità.

All’inizio del 2020, l’azienda ha implementato ulteriormente il proprio sistema di qualità, aggiornando l’ISO 22000 alla versione 2018 e adeguando l’FSSC 22000 alla versione 5.